Mille Anni di Scienza in Italia

Cronologia Scienze matematiche e fisiche
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1505-6 Leonardo da Vinci redige a Firenze il Codice sul volo degli uccelli.
1509 Una delle xilografie di Leonardo Luca Pacioli pubblica l'edizione definitiva del De divina proportione, che tratta dell'applicazione dei principi geometrici all'architettura e dello studio delle proporzioni del corpo umano. Il testo presenta xilografie dei solidi regolari realizzate da disegni di Leonardo.
1537 Niccolò Tartaglia applica il metodo geometrico allo studio del moto dei proiettili nell'opera La nova Scientia.
1545 Nella Ars Magna, Gerolamo Cardano si attribuisce la scoperta della formula per la soluzione delle equazioni di terzo grado. Tartaglia lo accusa di avergli sottratto il merito della soluzione, sostenendo di averla rivelata a Cardano qualche anno prima.
1558 Gioseffo Zarlino pubblica le Istituzioni harmoniche, nelle quali formula una nuova teoria della consonanza basata sul senario. Nel 1581 Vincenzo Galilei rifiuterà il senario di Zarlino e sperimenterà le armonie con corde.
1558 Federico Commandino pubblica le Opere di Archimede, a cui seguiranno negli anni successivi gli scritti di tutti i maggiori matematici dell'antica Grecia.
1572 Raffaele Bombelli, nel trattato Algebra, parte maggiore dell'aritmetica, divisa in tre libri, introduce il calcolo con i numeri complessi.
1577 Guidobaldo Del Monte, nel Mechanicorum liber, tenta di fondare la meccanica come settore di una geometria rigidamente assiomatica.
1582 Con la bolla Inter gravissimas Gregorio XIII introduce negli stati cattolici la riforma del calendario giuliano; per eguagliare anno civile e anno tropico sono soppressi i dieci giorni dal 5 al 14 ottobre. Il nuovo calendario verrà definito Gregoriano dal nome del Pontefice.
1584 Frontespizio del De l'infinito, universo e mondi di Giordano Bruno Giordano Bruno prende posizione a favore del copernicanesimo. Afferma inoltre l'infinità dell'universo e la presenza di vita in altri corpi celesti.
1589

Esce la tredicesima edizione della Magia naturalis (1558) di Giovanni Battista Della Porta. Nel XVII libro, dedicato all'ottica, viene suggerita per la prima volta la combinazione di più lenti per ingrandire gli oggetti osservati.


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