Cronologia  Scienze naturali e della TerraMille Anni di Scienza in Italia

Cronologia Scienze naturali e della Terra
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1603 Federico Zerenghi pubblica a Milano la Vera descrittione dell'hippopotamo, annimale anfibio, che nasce in Egitto. L'opera descrive dettagliatamente un esemplare di questo animale conservato sotto sale e trasportato a Roma dall'Africa
1605 Muore a Bologna Ulisse Aldrovandi. Nei suoi manoscritti si trova l'indicazione del titolo da assegnare a una parte di scritti ancora inediti: Geologia ovvero De Fossilibus. E' la prima volta che il termine 'geologia' viene usato per indicare un ambito specifico di ricerche su rocce, fossili e minerali. Gli scritti lasciati inediti da Aldrovandi saranno poi pubblicati nel 1648, ma con il titolo Musaeum Metallicum.
1616 Nel De glossopetris dissertatio, incluso nel trattato di biologia marina De purpura, Fabio Colonna dimostra che le glossopetre (letteralmente lingue di pietra), considerate bizzarre produzioni della natura, sono invece denti di squalo fossili, quindi di origine organica.
1620 A Bologna viene pubblicata postuma l'opera cartografica del matematico Giovanni Antonio Magini. Si tratta del primo lavoro organico relativo alla regione geografica italiana.
1628 Viene pubblicato a Roma il Rerum Novae Hispaniae thesaurus. Gli accademici lincei illustrarono con questa opera la botanica, la zoologia e tutte le conoscenze applicabili alla fisica naturale e alla medicina raccolte in Messico dal medico spagnolo Francisco Hernandez.
1631 Antonio Donati pubblica a Venezia il Trattato dei semplici, pietre e pesci che nascono nel lito di Venezia, dando inizio a una serie di studi sulla fauna ittica adriatica.
1637 Nel Trattato del legno fossile minerale Francesco Stelluti afferma che la lignite si forma nel terreno a causa dell'azione combinata del calore sotterraneo e dei vapori sulfurei.
1664 Athanasius Kircher, gesuita tedesco residente a Roma, pubblica una grande opera in folio riccamente illustrata: il Mundus subterraneus. La Terra vi è presentata come un 'geocosmo' immutabile fin dal tempo della Creazione, dotato di ampie cavità interne piene d'acqua, aria e fuoco che spiegano fenomeni geologici naturali come vulcani, sorgenti, e acque termali, ma anche eventi soprannaturali, come il Diluvio Universale..
1667 Niels Steensen (Stenone) pubblica a Firenze il Canis Carchariae dissectum caput. Descrivendo l'anatomia di una testa di squalo Steensen conferma la reale natura delle glossopetre (quindi l'origine organica dei fossili) e sostiene la necessità di studiare anche il sedimento che li ingloba.
1669 Esce a Firenze il De Solido intra Solidum Naturaliter contento Dissertationis Prodromus di Niels Steensen, che ribadisce l'origine organica dei fossili, ma soprattutto teorizza la deposizione sedimentaria degli strati della crosta terrestre in epoche successive. Fenomeni vulcanici, tellurici ed erosivi hanno quindi modellato la superficie formando i rilievi montuosi e scavando le valli. Il Prodromus pone anche le basi della moderna cristallografia.
1670 Nel trattato La vana speculazione disingannata dal senso, illustrato da un ricco apparato iconografico, Agostino Scilla conferma l'origine organica dei fossili (in particolare glossopetre ed echinidi), sostenendo che la Terra ha una storia nel corso della quale si sono verificati radicali cambiamenti tra terre emerse e sommerse, a causa del Diluvio Universale e di molte inondazioni locali. Frontespizio de La vana speculazione disingannata dal senso (1670) di Scilla
1670   Giovanni Alfonso Borelli pubblica l'Historia et Meteorologia incendi Aetnaei anni 1669, un testo fondamentale per la nascita della vulcanologia moderna, che utilizza gli strumenti della nuova fisica galileiana..
1674 Paolo Boccone pubblica ad Amsterdam le Recherches et observations naturelles. Nelle 27 lettere naturalistiche che compongono l'opera si suggerisce un approccio meccanicistico e corpuscolaristico allo studio delle piante; si sostiene la natura organica dei fossili e si pone il problema della natura dei coralli.  
1691   Nel volume Terra Tremante Marcello Bonito compila un ampio catalogo di tutti i terremoti conosciuti e testimoniati da ricordi o documenti.
1691 Il medico Bernardino Ramazzini studia nel De Fontium Mutinensis il fenomeno delle acque artesiane del Modenese analizzando in dettaglio i diversi strati visibili durante lo scavo dei pozzi. Egli adotta l'ipotesi che queste acque, come tutte le sorgenti, siano di origine marina.  

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