Istituto e Museo di Storia della Scienza, Firenze, Italia

HORROR VACUI?
      "In fondo a un pelago d'aria"        
Prevedere il tempo Più o meno vuoto Accademia del Cimento


Pompa pneumatica di Otto von Guericke.
Otto von Guericke, Experimenta Nova (ut vocantur) Magdeburgica De Vacuo Spatio, Amsterdam 1672


Pompa pneumatica di Otto von Guericke.
Otto von Guericke, Experimenta Nova (ut vocantur) Magdeburgica De Vacuo Spatio, Amsterdam 1672

L'esperimento torricelliano del 1644 permise di evidenziare la pressione atmosferica e di dimostrare l'esistenza del vuoto.
Torricelli
si convinse infatti che la parte superiore chiusa del tubo lasciata libera dalla discesa del mercurio doveva essere vuota. Era la prima volta che il vuoto veniva affermato non su base puramente speculativa ma col sostegno di una convincente evidenza sperimentale. Naturalmente, il vuoto torricelliano non era un vuoto perfetto, perché nello spazio del tubo lasciato libero per la discesa del mercurio rimanevano i vapori del metallo. Bastarono tuttavia dieci anni perché, grazie all'invenzione delle pompe da vuoto, si riuscisse a creare livelli via via più spinti di vuoto, favorendo in tal modo lo sviluppo delle attività sperimentali. Oggi si distinguono vari tipi di vuoto: il vuoto industriale, corrispondente a 0,1 mmHg (1 mmHg=1millimetro di mercurio); il vuoto medio fino a 10-1 mmHg; l'alto vuoto fino a 10-7; e infine l'ultra vuoto, inferiore a 10-7 mmHg.
Particolarmente complesse sono le procedure per produrre gli ultravuoti fino a 10-15 mmHg, necessari per il funzionamento delle macchine acceleratrici a fasci collidenti. Tuttavia anche questi vuoti sono di gran lunga inferiori al vuoto interstellare, che contiene meno di un atomo per cm3.

 

 

 


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