1111		Con le Quaestiones naturales di Adelardo di Bath si diffonde l'insegnamento salernitano, arricchito di nuove importanti osservazioni.

1134	Gerardo da Cremona si trasferisce a Toledo. Traduce in latino numerosi testi scientifici; fra questi, il Canone di Avicenna, che diventerà uno dei punti di riferimento della medicina medievale; le opere mediche di Galeno, il Breviarium di Serapione, la Chirurgia di Albucasis.

1160ca.		Viene composto il De plantis, opera farmacologica di Idrisi, in quel periodo ospite del re Ruggero di II di Sicilia.

1163	Papa Alessandro III proibisce ai monaci lo studio del diritto e della medicina.

1180		Ruggero di Palermo, uno dei massimi esponenti della scuola salernitana, scrive la Chirurgia, considerata a lungo un classico nel suo genere. Alla fine del XII secolo Salerno è ormai il più importante centro di studi medici dell'Occidente. Il canone chiamato Articella o Ars Medicina, costituirà il nucleo testuale sul quale si baseranno i corsi universitari della nascenti facoltà di medicina.

1190ca.	Ruggero (Frugardo) di Salerno, maestro a Bologna, scrive la Practica Chirurgica, opera che segna la rinascita degli studi chirurgici in quella università.

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