Istituto e Museo di Storia della Scienza, Firenze, Italia

HORROR VACUI?
                L'orrore del vuoto                 
La piuma e la ghinea Il vuoto: un concetto assurdo Il vuoto e l'onnipotenza divina


Il sistema del mondo aristotelico.

 

 

La filosofia naturale fu dominata per quasi due millenni dalle idee di Aristotele, successivamente reinterpretate dalla Scolastica al fine di renderle compatibili con i dogmi della fede cristiana.
Nella Fisica, Aristotele sostenne che affermare l'esistenza del vuoto - come aveva fatto Democrito - rappresentava un'infrazione del principio di non contraddizione. Per Aristotele uno spazio privo di oggetti (cioè vuoto) non corrisponde affatto al niente, ma ha una propria permanente esistenza.
Né il vuoto per Aristotele può essere preso in considerazione in quanto ente immateriale, dato che la filosofia naturale ha come oggetto solo l'essere in quanto essere. Aristotele, pur concependo, d'altra parte, l'universo come finito, negò tuttavia risolutamente che oltre i confini del mondo vi fosse il vuoto.
Il filosofo greco considerava inoltre il mondo sublunare composto da quattro elementi (fuoco, aria, terra e acqua) e sosteneva che a ognuno di essi corrispondeva un luogo naturale, dal quale potevano essere spostati solo per violenza. Nel loro luogo naturale gli elementi non avevano peso. L'aria, dunque, per il filosofo greco e per i suoi innumerevoli seguaci non pesava, né esercitava pressione.

 

 


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