Scienza
e Tecnica dell'Impero
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Dalla
fine del secolo XVIII ai primi decenni del XX, Trieste conosce
uno straordinario sviluppo culturale. La rapida crescita del
porto e la necessità di nuove tecnologie incentivano la ricerca
nel campo dell'ingegneria meccanica e navale. Nella prima metà
dell'Ottocento vengono fondati il Cantiere S. Marco e le officine
della Fabbrica Macchine di S. Andrea, e viene brevettata l'elica,
come strumento di propulsione per le imbarcazioni.
Anche le scienze naturali ricevono un forte impulso nella "regia
imperial Mittel Europa".
La fregata "Novara" dell'Arciduca Massimiliano d'Asburgo parte
nel 1857 per un viaggio naturalistico che la porterà, nei successivi
tre anni, a raccogliere informazioni e reperti scientifici in
tutti i continenti abitati. È solamente la punta dell'iceberg
di un fervore di studi naturalistici che condurrà non solo agli
esperimenti di giardinaggio scientifico del Parco di Miramare,
ma anche al formarsi delle preziose collezioni scientifiche
raccolte nel Civico Museo Ferdinando Massimiliano, alcune delle
quali verranno esposte nelle principali città d'Europa. Non
ultimi gli studi paleontologici, geologici e archeologici legati
alla geografia e alla storia della area giuliana e dell'Istria.
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Sistema
Trieste
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Già
alla fine del XIX secolo, sorgono a Trieste numerosi Istituti
che svolgono un cospicuo e sistematico lavoro di osservazione
scientifica nei campi dell'astronomia, della geofisica e della
biologia marina. Dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale
questa tradizione viene rivitalizzata dalla creazione di autonomi
enti di ricerca attivi in quelle discipline e dall'espansione
dell'Ateneo, che si arricchisce di nuovi dipartimenti scientifici
e si impegna in importanti progetti di collaborazione internazionale.
È questo l'humus scientifico nel quale nascono prima
il Centro Internazionale di Fisica Teorica (ICTP) e poi la Scuola
Internazionale Superiore di Studi Avanzati (SISSA), che apriranno
la strada al complesso di istituti tecnico-scientifici denominato
"Sistema Trieste". Negli anni '80 nasce infatti l'Area Science
Park, uno dei principali parchi scientifici multisettoriali
d'Europa, che ospita centri e facilities di livello internazionale,
tra i quali il Centro Internazionale per l'Ingegneria Genetica
e le Biotecnologie (ICGEB) e il Laboratorio di Luce Sincrotrone
"Elettra".
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Gli
orizzonti della mente
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A Trieste la tradizione di studi sulla mente risale ai primi
anni del XX secolo, quando viene aperto il moderno frenocomio
di S. Giovanni (dove negli anni '70 si assisterà al rivoluzionario
"Esperimento Trieste" di Franco Basaglia), mentre la psicanalisi
entra in Italia passando attraverso i caffè letterari della
città. Dagli anni '50, con lo sviluppo dell'Università, si assiste
al formarsi, attorno alla figura carismatica di Gaetano Kanizsa,
di una vera e propria scuola di Psicologia della Forma. Successivamente,
sempre presso l'Università, si accendono numerose linee di ricerca
negli svariati campi di indagine delle neuroscienze ad opera
di gruppi di scienziati recentemente raccolti nel centro interdipartimentale
BRAIN. Le neuroscienze ricevono un forte impulso anche presso
la SISSA che, dagli anni '80, apre un settore di biofisica interamente
dedicato allo studio della biologia molecolare e cellulare dei
tessuti nervosi e successivamente uno dedicato alle neuroscienze
cognitive. La SISSA, assieme all'Università e agli Ospedali
di Trieste e di Udine, si fa oggi promotrice della creazione
a Trieste di un avveniristico centro per la neuroimmagine.
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