Istituto e Museo di Storia della Scienza, Firenze, Italia

HORROR VACUI?
                L'orrore del vuoto                 
Il vuoto: un concetto assurdo IL vuoto e l'onnipotenza divina Diminuisce l'orrore del vuoto

Molti seguaci di Aristotele incontrarono difficoltà nel conciliare alcune conclusioni del filosofo greco con i dogmi della Chiesa. È questo, ad esempio, il caso della tesi aristotelica dell'impossibilità logica del vuoto. Nel secolo XIII i filosofi e i teologi della Scolastica contestarono questa concezione, nella quale videro la negazione dell'onnipotenza divina: se Dio infatti avesse voluto, avrebbe potuto produrre il vuoto. Essi ribadirono tuttavia che era impossibile produrre il vuoto in natura con forze "naturali".
Sviluppando le concezioni della Fisica aristotelica, alcuni autori medievali elaborarono la teoria dell'orrore del vuoto da parte della natura: una ripugnanza costitutiva per il vuoto induceva la natura ad adoperarsi in ogni modo per impedire che esso potesse prodursi.
La teoria dell'orrore del vuoto fu impiegata per interpretare diversi singolari fenomeni naturali: la difficoltà di separare due superfici combacianti perfettamente levigate; la difficoltà di aprire un mantice perfettamente sigillato; la mancata fuoriuscita del liquido dal fondo bucherellato di una caraffa colma d'acqua la cui bocca era stata perfettamente chiusa; e, infine, la limitata altezza cui pompe e sifoni riuscivano a sollevare l'acqua mediante aspirazione. Ancora con l'orrore del vuoto veniva spiegata la rottura di bottiglie sigillate piene d'acqua e congelate: si riteneva erroneamente che l'acqua, congelando, diminuisse di volume e, di conseguenza, si supponeva che la natura, provoca la rottura della bottiglia per evitare che a seguito di tale contrazione di volume si creasse il vuoto.

 

 

 


[ Avanti | Indietro | L'orrore del vuoto | Indice | English ]