Istituto e Museo di Storia della Scienza, Firenze, ITALIA

 

SALA XVI STRUMENTI DI MECCANICA Collezione
Lorenese

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Apparato per mostrare la traiettoria parabolica dei liquidi
Grazie agli stimoli offerti dal decisivo contributo di Galileo, la meccanica registṛ un costante progresso durante tutto il secolo XVII ad opera di Descartes (1596-1650), Huygens (1629-95), Wallis (1616-73), Wren (1632-1723). Con la pubblicazione dei Principia di Newton (1687), i fondamenti della meccanica classica apparvero ormai definitivamente stabiliti. Durante tutto il XVIII secolo l'approccio newtoniano venne progressivamente imponendosi, coś come le sue raffinate innovazioni tecniche di analisi (il calcolo). Scienziati divulgatori come lo 's Gravesande (1688-1742) o l'abate Nollet (1700-70) pubblicarono, nella prima metà '700, trattati nei quali i prinćpi newtoniani venivano dimostrati mediante esperimenti eseguiti con l'ausilio di nuovi apparecchi che ebbero immediata e larga fortuna. I bellissimi strumenti esposi in questa sala furono costruiti nell'officina del Museo di Fisica dal 1775, sotto la direzione di Felice Fontana (1730-1805). Essi traevano ispirazione dalle tavole del Trattato di Nollet. Sono esposti grandi macchine per mostrare gli effetti della forza centrifuga, il "paradosso meccanico" costituito dal doppio cono e una serie di leve.

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Per ulteriori informazioni contattare:
Mara Miniati: mara@galileo.imss.firenze.it