1. Il Theatrum Alchemicum
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L'alchimia
e i suoi segreti
L'alchimia, disciplina misteriosa carica di ermetismo ed esoterismo,
è una forma di conoscenza che nasce agli albori della
civiltà intorno alle trasformazioni dei metalli, che
segnarono il grande evento della rivoluzione agricola, già
nel mondo assiro-babilonese. La spiegazione spesso metaforica
della combinazione degli elementi e della loro mutua reazione
ha fatto nascere un nuovo linguaggio di immagini e segni che
ha continuato a vivere anche quando migliori conoscenze hanno
svelato i primi segreti della materia. L'alchimia testimonia
una ricerca continua, magari ingenua, che non si oppone alla
scienza, ma che ne anticipa spesso i paradigmi.
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2.
Le "Semplici" Origini
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Dall'orto
dei semplici le origini di una scienza naturale
L'alimentazione e la cura della salute hanno favorito sin dall'alba
della civiltà il consolidarsi di conoscenze relative
all'impiego delle risorse naturali. Anche se in maniera mitica,
prima che scientifica, l'uomo ha visto nella Natura un enorme
laboratorio capace di trasformare sostanze per i più
svariati impieghi. Le "storie naturali" raccontano e spiegano
questa continua ricerca che nel Medioevo si affermò nei
monasteri dove l'orto "dei semplici", ossia delle piante medicinali
e curative, fu la prima officina di trasformazione chimica.
Gli orti botanici, che si affiancarono agli "studi" e alle università,
sono il segno che prelude alla nascita delle moderne scienze
chimiche e farmacologiche.
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3.
L'armadio dello Speziale e dell'apotecario
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Sostanze
naturali, essenze, estratti, medicine
L'erborizzazione, la raccolta di essenze naturali, la distillazione
dei succhi e l'estrazione di sostanze sono stati alla base della
farmacologia sino alla moderna chimica delle sintesi. In un
armadio vasi e scatole, ricettari e ricette testimoniano l'intricato
cammino del lavoro degli apotecari.
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4.
Lo Scienziato Solitario
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Amedeo
Avogadro
Amedeo Avogadro è l'unico italiano
il cui nome sia legato a quello di una costante universale,il cosiddetto "numero di Avogadro". La legge di Avogadro - "volumi
uguali di gas diversi contengono un identico numero di particelle,
nelle stesse condizioni di temperatura e pressione" - costituisce
uno dei postulati essenziali per la giustificazione e la spiegazione
della moderna teoria atomico-molecolare e, conseguentemente,
della chimica classica. Nel corso della sua lunga carriera,
Avogadro propose idee originali sulla struttura dei dielettrici,
sul comportamento degli acidi e degli alcali, sulle relazioni
tra affinità chimica, elettricità e magnetismo,
sui calori specifici dei gas, sulla capillarità. Stimato
da scienziati del calibro di Hans Christian Oersted e Michael
Faraday, Avogadro fu attento allo sviluppo delle tecniche sperimentali
e ai fondamentali cambiamenti che si stavano allora verificando
in ambito tecnologico a partire dalla rivoluzione industriale
di fine Settecento. Consulente scientifico in materia di brevetti
dell'Accademia delle Scienze di Torino, analizzò richieste
di "privilegio", dalle macchine per migliorare la filatura della
seta ai primi torchi meccanici della stamperia Pomba (la futura
UTET), dagli apparecchi aerostatici e sottomarini ai battelli
a vapore.
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5.
Un elefante incorruttibile
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La
chimica conciaria e … l'elefante
Una pelle di elefante conciata interamente
in fossa con tannini vegetali testimonia il ruolo della scienza
chimica in un settore di grande importanza per la storia della
tecnologia.
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6.
Le macchine privilegiate
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Macchine
sotterranee e metalliche.
Macchine "civili e familiari". Macchine elettriche La storia
della tecnologia accompagna la chimica sin dalle sue origini.
L'arte mineraria, la metallurgia delle leghe per campane e cannoni,
le tecnologie di produzione alimentare e la stessa energia elettrica,
sono settori dove ingegneri e tecnici hanno saputo portare a
innovazioni di grande importanza per la società.
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7. Il laboratorio di vetro
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Un
protagonista "amorfo"
Il vetro, così comune oggi nella vita quotidiana, è
il protagonista di una lunghissima storia di innovazioni tecnologiche
e di conoscenze dei materiali. Dall'arte vetraria di Venezia
sino alle più attuali tecnologie di produzione dei "nastri
trasparenti", il vetro ha anche accompagnato la chimica in maniera
costante, diventando il materiale per eccellenza del laboratorio.
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8.Le
arti dei colori
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Dalla
chimica tintoria ai coloranti di sintesi
I coloranti naturali erano noti in tutte le aree civilizzate
del mondo antico. Estratti principalmente da sostanze vegetali
o animali, lavorati con altre sostanze, soprattutto minerarie,
essi non erano soltanto applicati ai tessuti ma usati per molti
altri scopi. I processi tintori, codificati a partire dal X
secolo, furono profondamente modificati con la scoperta e la
colonizzazione del Nuovo Mondo. Molti furono infatti i colori
ivi coltivati che non solo arricchirono la gamma di quelli noti
e coltivati in Europa, ma sostituirono quasi completamente i
coloranti locali, come l'indaco e il rosso coccinella. Nella
seconda metà del XVIII secolo, lo scenario si modificò
radicalmente. Cambiarono i luoghi, da piccoli laboratori a fabbriche
sempre più grandi, i gusti, le mode e gli attori. A partire
dal 1750, soprattutto in Francia, per la grande importanza economica
e strategica che settori legati ai coloranti iniziavano ad acquisire,
criteri chimici vennero applicati sistematicamente ai processi
tintori, e una nuova e ambiziosa classe di chimici specializzati
iniziò a sostituire quella dei Maestri Tintori. In Piemonte,
nel 1789, il governo, dati i costi per la tintura delle divise
per l'esercito e per migliorare un'arte importante per l'economia
locale, si rivolse all'Accademia delle Scienze. Nello stesso
anno venne formata una commissione apposita che, dopo un'accurata
divisione del lavoro, iniziò a produrre studi e analisi.
Qualche mese dopo fu deciso di bandire un concorso per il migliore
studio sulla coltivazione del corrispondente indigeno dell'indaco,
il guado. Per molte ragioni il lavoro della Regia Commissione
per le Tinture si interruppe nel 1792. Quando l'Accademia riprese
la sua attività scientifica dopo il periodo francese,
il tema dei coloranti naturali - il cui declino iniziò
a Londra molti decenni dopo, nel 1856, con la scoperta da parte
di William Henry Perkin dell'anilina - non venne più
affrontato
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9. Alchimie Risorgimentali
per un sapere conteso
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Dal Piemonte all'Italia
La storia della chimica italiana nata con Amedeo Avogadro si
sviluppa nel Risorgimento con emblematiche figure che seppero
accompagnare al desiderio di conoscenza la passione politica.
Ascanio Sobrero, Raffaele Piria, Stanislao Cannizzaro sono tra
i nomi più famosi che seppero distinguersi sulla scena
europea.
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10. Una Scienza Salutare
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La chimica al servizio dell'alimentazione,
dell'igiene e della medicina
In particolare, si hanno i più rilevanti progressi nella
produttività delle colture, nell'igiene alimentare e
nella conservazione dei cibi, nella loro influenza nel ricambio
organico umano, nella nascita di medicamenti ottenuti per sintesi
chimica, e non più estratti dai vegetali o minerali,
e nella conoscenza dei meccanismi di sviluppo degli agenti patogeni
legata allo studio di prodotti efficaci nell'arresto delle infezioni.
Ad esempio, in farmacologia si diffondono preparati medicinali
che, oltre a possedere una migliore azione selettiva, sono disponibili
sul mercato in maggiore quantità, mentre le città,
anche per l'aumentata sensibilità "igienista" di politici
ed amministratori, si dotano di sistemi fognari che rispondono
ai nuovi criteri di salubrità considerati indispensabili
per la vita civile
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11. L'industria delle
sintesi
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Una
chimica politecnica
La chimica italiana, con Fauser, affronta la grande industrializzazione
e riesce a competere con i maggiori colossi europei. I compressori
per l'ammoniaca che vengono progettati e costruiti in Italia
sono il segno di una ferma volontà di innovazione che
dovrà segnare il passo soltanto a causa della penuria
di risorse primarie. L'industria chimica italiana, nel periodo
tra le due guerre, continua a svilupparsi con significativi
settori di punta, dal tessile alla metallurgia dell'alluminio,
che saranno compromessi dalla situazione politica che avvierà
il Paese alla catastrofe.
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12. Davanti agli occhi
di tutti
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La
comunicazione autarchica.
Attraverso un tubo catodico La chimica, per il suo forte coinvolgimento
con la società, ha sempre dovuto porre grande attenzione
nel comunicarsi al grande pubblico. Dall'autarchia al miracolo
economico la letteratura specialistica e la divulgazione scientifica
della chimica raggiungono livelli di alta professionalità.
I manifesti dell'industria chimica italiana e più tardi
la pubblicità televisiva sono scritture esemplari.
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13. Materiali miracolosi
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Il
miracolo della plastica
Il miracolo economico italiano è accompagnato dal premio
Nobel per la Chimica conferito nel 1963 a Giulio Natta, che
con la scoperta del polipropilene (Moplen) contribuisce al miracolo
economico.
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14. Rischi e benefici
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Il
difficile equilibrio
La chimica, sin dalle sue origini, si è sempre caricata
di forti valori, perché le sue ricadute sull'uomo si
sono dimostrate di vitale importanza. A differenza di altre
scienze, le applicazioni hanno sempre accompagnato la ricerca
teorica di base, che si è spesso trovata coinvolta in
dilemmi di estrema gravità. La storia delle catastrofi
verificatesi nei grandi impianti chimici italiani nella seconda
metà del secolo XX non è solo un segno di ciò
che può accadere intorno ai sistemi industriali quando
non si prestino le dovute attenzioni ai processi di trasformazione
di materiali pericolosi, ma può servire da monito affinché
in un settore così importante per lo sviluppo economico
e sociale siano sempre tenuti in primo piano il rispetto per
l'ambiente e la sicurezza di chi lavora.
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15. Rumori, Suoni, Musiche
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Musiche
chimiche La musica non è solo matematica.
La composizione dei suoni ha molte affinità con la combinazione
degli elementi, e non solo sul piano metaforico. Acidi e basi,
metalli e non metalli, ossidazioni e riduzioni, affinità
e valenza, cracking e polimerizzazione, sono concetti che si
ai canoni, alle sinfonie. E i catalizzatori che favoriscono
applicano egregiamente anche alle note musicali, agli accordi,
le reazioni più impensate sono una realtà che
ben conosciamo. Borodin, oltre che musicista, fu chimico e,
come è accaduto anche nella letteratura e nell'arte figurativa,
la contaminazione tra scienza e creatività artistica
produce risultati inaspettati.
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16. Il Nostro e l'altrui
mestiere
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Primo
Levi, un chimico scrittore.
La letteratura e la chimica Anche la letteratura, e davanti
a tutti Primo Levi, è stata segnata da forti contaminazioni
con la chimica. Una ricerca antologica affronta un viaggio inconsueto
che tocca moltissimi scrittori, tra cui Giambattista Vico, Giacomo
Leopardi, Benedetto Croce, Italo Svevo, Carlo Emilio Gadda,
Italo Calvino, Ennio Flaiano e molti altri.
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17. Un'arte Rinnovata
nella materia
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Una
breve ma significativa rassegna di opere d'arte contemporanea
Bruno Munari, Alberto Burri, Pinot Gallizio, Carol Rama, Fausto
Melotti, Mario Merz, Piero Gilardi, Luigi Stoisa, Laura Ambrosi
e Cristiano Berti testimoniano con le loro opere l'impiego di
materiali innovativi che hanno rinnovato l'arte.
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