Giuseppe Ravizza  Novara 1811 - Livorno 1885

Laureatosi in legge, durante i primi anni di esercizio della professione, venne a sapere che un certo Pietro Conti di Civalegna (paese vicino Novara), stava studiando una macchina capace di scrivere meccanicamente. Incontrato Conti, nel 1835 impiantò un laboratorio in casa e cominciò a progettare una macchina per scrivere. Nel 1855, dopo vent'anni di accurate ricerche, brevettò la propria creazione, dandole il nome di "cembalo scrivano", per via della forma dei tasti, simili a quelli dello strumento musicale. L'anno successivo, nel 1856, ne presentò una versione ormai definitiva alle mostre di Torino e di Novara dedicate alle "Arti e alla Tecnica", dove fu premiato con la medaglia d'oro. La macchina non riscosse tuttavia il successo sperato tra il pubblico.